- uno
- uno[1 nella numerazione araba, I in quella romana] A agg. num. card. (f. una ) ‹La forma maschile uno si tronca in un davanti ai nomi che cominciano per consonante o per vocale: un cane , un dito , un ragazzo , un albero , un ente , un uomo ; rimane però uno davanti ai nomi che cominciano con s impura , z , x , gn , pn , ps , i semiconsonante (cioè che precede una vocale), y e j : uno zaino , uno pseudonimo , uno iato , uno stupido (nell'uso la forma tronca un si affianca a uno in diversi casi: un pneumatico , un jumbo ). La forma femminile una si usa sempre davanti a consonante , i semiconsonante , y e j : una donna , una farmacia , una iattura , una psicanalista . Davanti a vocale tonica generalmente si elide: un'isola , un'ancora , un'ugola ; di fronte a vocale atona si può elidere o meno: un'assemblea o una assemblea , un'uscita o una uscita . ATTENZIONE: in certi casi la presenza o meno dell'apostrofo è - a parte il contesto - l'unico segno che può rivelare il genere maschile o femminile. Ad es. un'insegnante o un'assistente sono donne, mentre un insegnante o un assistente sono uomini. Come uno si comportano gli aggettivi indefiniti alcuno , ciascuno , nessuno e veruno .Œ 1 Indica la quantità numerica di una unità ( spec. preposto a un s.): è accaduto un anno fa; verrò con una ragazza. 2 (est.) Uno unico, uno solo (spec. in espressioni negative o rafforzato da ‘solo’, ‘soltanto’, ‘unico’ e sim.): non ho un soldo in tasca; non ho che un desiderio; ho un'unica speranza | Fare, essere un tutt'uno, una sola cosa. 3 (est., lett.) Unito, compatto: nazione una, libera e indipendente. B s. m. Primo numero naturale, e il segno che lo rappresenta | A uno a uno, uno alla volta | Essere uno dei tanti, (fig.) di persona che non si distingue, che non eccelle | Uno per tutti e tutti per uno, esprimendo solidarietà di persona verso un gruppo e del gruppo verso una persona. C art. indeterm. m. solo sing. (f. una ) 1 Indica, con valore indeterminato, persona o cosa generica o qualsiasi fra le tante della stessa specie: ci sedemmo sotto un albero; un uomo mi ha fermato per la strada. 2 Seguito da un agg. o da un s. con funzione predicativa indica persona o cosa che, come le tante della stessa specie, è dotata di quella particolare qualità: sei una brava ragazza; credo sia un poco di buono; c'era un sole bellissimo. 3 (enfat.) Indica ciascuno degli appartenenti a una determinata categoria o classe: un giovane deve avere coraggio; tutti abbiamo una famiglia. 4 ( soltanto nella forma tronca un) Circa, pressappoco: costerà un dieci euro. D pron. indef. (f. una ; pl. m. uni ; pl. f. una . La forma tronca ‘un’ è propria dell'uso lett. o tosc. e delle locuz. l'un l'altro , l'un con l'altro ) 1 Un tale, una certa persona, qualcuno: ho incontrato uno che ti conosce; è una del mio paese. 2 Preceduto da ‘se’, con valore impersonale: se uno vuole può benissimo entrare. 3 Questo (correl. con ‘altro’): l'uno o l'altro non fa differenza | L'un l'altro, vicendevolmente: si amano l'un l'altro. 4 Uno qualunque, qualsivoglia: ci sono dei giornali sul tavolo, passamene uno | Sentirne, raccontarne una, (ellitt.) una notizia strabiliante | Combinarne una, (ellitt.) una marachella. E agg. indef. ¡ Solo nella locuz. l'uno e l'altro ( seguito da un s.), entrambi: ho visitato l'una e l'altra città.
Enciclopedia di italiano. 2013.